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lunedì 26 ottobre 2009

Amare ciò che è di Byron Katie e Stephen Mitchell (Edizioni Il Punto d'Incontro)

Il libro di cui voglio parlare ora, è da poco uscito in Italia per i tipi di Edizioni Il punto d’Incontro ed è “Amare ciò che è – 4 domande che possono cambiare la tua vita” di Byron Katie e Stephen Mitchell. L’autrice non è nel progetto di Rhonda Byrne, ovvero The Secret, ed è fuori dunque da tutti quei dibattiti e riflessioni portati avanti da autori come Joe Vitale, Mark Ryan o Bob Proctor. Ma ad ogni modo rientra a mio avviso perfettamente in quelle che sono le latitudini del pensiero del New Tought, essendo anche lei una nuova “illuminata”. Byron Katie è la fondatrice del Lavoro (The Work), insegna alla gente come porre termine alla propria sofferenza e guida le persone attraverso il percorso da lei inaugurato, chiamato per l’appunto “Il Lavoro”, portandole a scoprire che anche le convinzioni più radicate nel proprio subconscio riguardo alla vita, agli altri, a se stesse, cambiano radicalmente e dunque le loro vite possono di conseguenza essere modificate per sempre. “Il Lavoro” parte dall’esperienza diretta dell’autrice, su come si crea e si elimina la sofferenza, e da questo sviluppa una terapia incredibilmente semplice, accessibile a persone di ogni età e formazione, per la quale sono necessari solo carta, penna e una buona dose di apertura mentale. In questa maniera le radici dell’infelicità possono essere sradicate definitivamente. Katie dimostra che tutti i problemi del mondo hanno origine nei nostri pensieri, e ci offre anche lo strumento per ritrovare la libertà. Le forme del discorso contenute nel volume rispecchiano quelle consuetudinarie proprie della letteratura d’auto-aiuto ovvero arrivare a sostituire il dolore con la gioia e il sorriso, sublimare la depressione in leggerezza, ritrovare la libertà, arrivare a comprensioni nuove e profonde sulla vita. Tutto questo sembrerebbe non offrire nulla di nuovo. Al contrario se ci soffermassimo con più attenzione sull’esame dell’opera scopriremmo alcuni aspetti interessanti: Byron Katie in una sorta di seduta terapeutica fondata sul botta e risposta, pone all’interlocutore 4 domande che, applicate a un problema specifico, mettono in grado di vederlo sotto una luce completamente diversa. Il punto di partenza viene scandagliato attraverso diverse opzioni dialogiche che modulano ciascuno step del processo in positivo, in negativo e viceversa, sino a quando il diretto interessato alla questione, sviluppa una serie di considerazioni che snelliscono progressivamente il blocco interiore, per poi giungere ad una sua completa dissoluzione. Parliamo di un processo attraverso il quale chiunque può imparare a risalire alle radici dell'infelicità per sradicarla in maniera totale. Qualsiasi pensiero, qualsiasi affermazioni vengono radicalmente ancorati alla realtà dei fatti, e Byron Katie è abilissima a mettere all’angolo false convinzioni o falsi concetti che ognuno inevitabilmente potrebbe creare quando smarrisce le proprie priorità. “Il Lavoro” è un processo d'indagine molto efficace che permette di capire cosa ci fa stare male e ci fornisce gli strumenti per porre fine al dolore. Chi pratica il lavoro in maniera costante riferisce di aver ottenuto risultati che hanno cambiato la sua vita: eliminare lo stress; migliorare le relazioni, ridurre la rabbia, eliminare la depressione, agire in modo più intelligente ed efficace; sperimentare nuovamente una sensazione di energia e di benessere; imparare ad amare ciò che è e trovare una costante pace interiore. A conclusione mi sembra doveroso sottolineare come “Il Lavoro” ha alla sua base l’obiettivo fondante di portare alla luce la verità che ogni uomo o donna racchiude nella propria coscienza. L’autrice può definirsi una novella Socrate, ovvero un’ostetrica di anime il cui compito non è tanto insegnare la verità, quanto piuttosto quello di aiutare l'interlocutore a partorire la verità da sé, poiché ogni uomo può sciogliere isuoi dubbi, le sue perplessità, le sue amarezze, solo venendo a contatto con la verità nell'intimità non mediata della propria coscienza. E proprio come Socrate, Byron Katie entra nelle convinzioni delle persone e mostra loro come gran parte delle certezze che credevano di possedere sono in realtà fallaci o fasulle, mostrando come in realtà non sanno ancora di non sapere. Mondata con “Il Lavoro” la cattiva coscienza dalla presunzione di sapere, questa “maestra di Realtà” comincia a porre all'interlocutore una domanda, e ad ogni risposta trae spunto per porne una nuova (sino a quattro per la precisione), finché non ci si attesta vicendevolmente su una verità certa e sicura. La tecnica? Semplicemente quella del dialogo e della dialettica.

4 Domande che possono cambiare la tua vita

ISBN: 9788880936213

Prezzo € 15,90



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