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domenica 6 dicembre 2009

UN TUSCE' TUTTO LETTERARIO E TUTTO DA SCOPRIRE DOVE LA SENSUALITA’ LA FA DA PADRONA

Un’incredibile notte di musica e arte che inaugurerà la rassegna invernale del giovedì letterario del Tuscè di Galatina (Le). Lunedì 7 Dicembre 2009, dalle ore 22.00 nella Galleria Teatro Tartaro in scena l’arte di legare, di ricamare con le corde sul corpo, per la prima volta in Puglia in un’unica esclusiva data che non ha nessun precedente. Partiamo dal corpo, quello femminile che sarà il protagonista assoluto di una performance, quella del bondage artist romano Stefano Laforgia, che non solo si sente influenzato dai colori e le nuances dell’Oriente ma è in grado di legare grazia e lentezza seduttiva al piacere dei movimenti e della loro elegenza, ultima frontiera quindi della trasgressione, ma anche della spettacolarizzazione del corpo. E il corpo femminile sarà il protagonista della Aerosol performance di Alessandro Zenok Lombardo che in un’estemporanea di spray e pittura, attraverso un uso vigoroso, energico e violento dei colori, darà forma alla vibrante e spudorata sensualità di una donna esibita-disinibita, incantata-disincantata, mai naturale perché ripensata artificialmente. Un discorso performante che vede la donna come corpo mutoide dalla sua condizione naturale ad opera d’arte in continuo divenire, non solo dunque come oggetto godibile nel suo essere esibito, ma emblema dei nuovi meccanismi di immagine del femminile. Nei toni e le ombre del fumetto dark darà luce alla sua creatività il tattoo artist Antonio Orlando mentre le note elettroniche e profonde del trombettista Giorgio Distante riempiranno di suggestioni l’intera Galleria che per questa unica notte si trasformerà in un palcoscenico aperto a tutte le arti, le tendenze e i nuovi linguaggi creativi. Così, lunedì 7 dicembre il neo-nato Tuscè letterario inaugurerà una rassegna di eventi culturali che, in un percorso a lungo termine, coinvolgerà e integrerà più arti, dal teatro alla musica, dalla danza, alla video art, alla sperimentazione di nuove sculture visive e sonore. Una multidisciplinarietà che saprà dimostrare e continuare ad attestare come oggi più che mai l’ibridazione e il meticciamento siano tutt’altro che morti. Un vero e proprio percorso d'arti, quello previsto per lunedì 7 dicembre, che coinvolgerà l'intera Galleria facendo tappa su ognuno dei suoi tre piani per concludersi alle ore 24.00 all'interno dell’intrigante atmosfera del Tuscè con il dj set Patisso, in collaborazione con Thank God It's Friday. Unico limite? La fantasia.

ALESSANDRO ZENOK LOMBARDO
“Quella di Alessandro Zenok, è una pittura molto sopra le righe, caratterizzata da una particolarissima sensibilità cromatica che rende difficile una sua catalogazione critica definitiva.
Se la sua formazione è da rintracciarsi nell’ambito della Aerosol art, è indubbio che, negli ultimi lavori di Zenok, di questa esperienza si conservi essenzialmente la firma e la tecnica, operando una sorta di ripiegamento e di “chiusura” su di sé, spostando la ricerca dal macro-segno grafico sul muro al micro-segno figurativo sulla tela. Lavorando ma non esclusivamente attorno al corpo femminile, l’artista talvolta reperisce nuove figure da inserire nella galleria delle sue creazioni, che esprimono, al di là di una ricercata e al contempo spontanea deformità dei volti, una vibrante e spudorata sensualità. Così il corpo femminile non svela ma rivela, non dichiara ma suggerisce. Altre volte i corpi sono motivo in senso stretto, pretesto immediato e scorta inesauribile di colori, gioiosamente esibiti, densi di un’energia diretta e violenta, da rendere attiva e immediata una partecipazione emotiva in chi li osservi. Nella sua ultima produzione, “Brigitte mie”, ogni quadro vede una donna che trionfa: esibita-disinibita incantata-disincantata, mai naturale perché ripensata artificialmente. Una suggestione filtrata dalla inesauribile fantasia di Zenok che affida al colore dei suoi spray la sua personalissima forma di ribellione e di libertà.” (Katia Olivieri)

STEFANO LAFORGIA
Stefano è il proprietario dell’ALCOVA, primo fetish/sm shop a Roma e bondage artist.
Nelle sue performance pratica l’antica tecnica giapponese del bondage che consiste nel legarsi e legare una persona in varie posizioni o figure. Dalle tecniche più sofisticate come il Karada, che consiste nel legare il partner con una corda di seta (bianca o nera) avvolta a ragnatela sul corpo, allo Shingu, dove viene legato solo il seno della partner, passando per il Surakambo, avvolgimento nel quale le corde assumono l'aspetto di un indumento intimo. Un viaggio intrigante e seducente alla scoperta di un mondo poco conosciuto dalle origini antichissime. Nato in Giappone come tecnica usata dai samurai per assicurarsi che i prigionieri fossero immobilizzati in posizioni non pericolose, ma umilianti, il bondage si è evoluto ed è diventato un piacere sensuale. Il significato letterale del termine è "schiavitù", perché di una schiavitù molto particolare si tratta. Come in un gioco molto complesso schiavo e dominatore scelgono volontariamente i propri ruoli per sperimentare il piacere, in ogni forma. In Giappone questa pratica erotica era prevalentemente destinata alla fascia più elitaria, quella delle geishe, che intrattenevano con canti, poesie, cerimonie del tè e qualche passaggio di bondage. Da noi il bondage, praticato prevalentemente in clandestinità, esce oggi allo scoperto e appassiona sempre più chi è desideroso di scoprire nuovi orizzonti del piacere. Le corde possono essere di canapa o di seta. Ma si può fare bondage anche con foulard, sciarpe, nastri. Le regole e la filosofia restano le stesse: il bondage si fa in due. E' qualcosa che unisce, crea un rapporto silenzioso di fiducia. Chi si sottopone al bondage si affida all'altro, e chi lega si sente investito di un compito delicato. E' questa, in fondo, la magia inspiegabile di una tecnica, che sta facendo proseliti in tutta Europa. E non solo.

GIORGIO DISTANTE

Giorgio Distante (tromba-live electronics) all’età di 10 anni inizia a studiare la tromba e da quel momento non ha mai smesso. Si scrive al conservatorio ed inizia a viaggiare e ad acquisire lezioni da musicisti quali, e tra i quali, Giancarlo Parodi e Marco Tamburini. Nel 2000 vince una borsa di studio per il Berklee College of Music di Boston (Massachusetts). Nel 2001 si trasferisce a Boston per un periodo di 3 anni durante i quali frequenta il Berklee College ma principalmente prende lezioni con Hall Crook, Jeff Galindo, Darren Barrett, Charles Louis Jr.. Un po' annoiato dallo "stile" americano, torna in Italia con trombe, un multieffetto e un distorsore. Entra a far parte dei Talea (jazzBalkan), Manigold (tanto suono), Meridiana Multijazz Orchestra, A.M.P Big Band e collabora con varie formazioni in giro per l'Europa come Les Troublamours (GitanoTadziguine) e in duo con Alan Blim (juggling music). Viene a contatto con il suono. Lo scopre e lo ricopre. Ci gira attorno e vede piccole "cose" che escono da una "cosa”... Nel 2009 si laurea con il massimo dei voti in Musica Elettronica presso il conservatorio di Perugia sotto la guida del M. Luigi Ceccarelli. Nel mentre è realmente impegnato con il trio di Admir Shkurtaj, la Fanfara Populara, i Folkabbestia, E.I.J ,Nadan e si dedica alla sperimentazione di nuove possibilità espressive con progetti in solo + live electronics e field recordings, duo, trio e quartetto con formazioni variabili a seconda del luogo. Si forma l' E.I.J. Vive in campagna in un piccolo trullo circondato da gatti.

ANTONIO ORLANDO
“La forza di volontà è una fonte di energia inesauribile per Antonio Orlando, uno degli artisti più apprezzati di tutto il sud Italia. Il suo mondo visivo ha i toni e le ombre di un fumetto dark in bianco e nero popolato da mostri e da personaggi dalle virtù eccezionali in cui le spigolosità evocano immagini ancestrali di demoni e guerrieri che richiamano alla mente le opere del grande maestro del genere, ovvero Frank Frazetta. Ma la tattoo art di Orlando non è solo questo. Ritratti, disegni di animali e draghi che vogliono indurre la sensazione di una forza vivente in movimento.“(Maurizio De Paola-Tattoo Italia)
I segni artistici di Antonio Orlando sono sulla pelle di Asia Argento, Danilo dei Negramaro, Dimitris Papadopouls.

fonte iconografica: http://hornbillunleashed.files.wordpress.com/2009/09/model_in_elbow_bondage.jpg

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