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venerdì 8 gennaio 2010

Che cosa ti sei perso di Alessandro Dal Cin (Lupo editore, collana InBox)

“Forse quello che speravo in fondo al cuore era non trovare mai quel maledetto fotografo e passare l’intera vita in viaggio a cercarlo. Non è la destinazione quella che conta, ma il viaggio.”. Partiamo dalla storia: in una uggiosa domenica a Milano, mentre Mattia passa in rassegna le opere di un fotografo nell’ambito di una piccola rassegna d’arte, un’immagine turba il suo animo; l’obiettivo di Armando Filabelli (l’artista in questione) ha immortalato la sua vecchia casa d’infanzia, palcoscenico di una inspiegabile e misteriosa tragedia, ritraendo addirittura un particolare del muro dell’abitazione, dove campeggia una frase sibillina che sembra contenere un indizio sulla scomparsa improvvisa di suo padre e sulla devastante follia di sua madre. Comincia così una caccia all’uomo, alla ricerca disperata del fotografo, che scopre vivere in Spagna. Un viaggio che porterà il protagonista di questa storia, nel cuore dell’Andalusia, in piccoli paesi dove vivono micro-comunità di personaggi stravaganti, eccentrici, passionali ad ogni modo fuori dalle righe, che incrociano il suo percorso. Scampato rocambolescamente ad una rischiosa e quasi mortale avventura in cui è stato suo malgrado coinvolto da due balordi, Mattia trova nella dolce Ester un porto sicuro, nonostante le rivelazioni che la donna gli farà sulla sua vita. A mio avviso parliamo di un vero e proprio romanzo “on the road”, dove al posto dell’America di Kerouac troviamo i sapori, i colori, la sensualità calda della Spagna e dell’Andalusia, dove il tempo sembra costruire architetture esistenziali di vera e propria deriva e marginalità. Per movimentato è movimentato il lavoro di Alessandro Dal Cin edito da Lupo editore, una vera e propria storia iniziatica sull’esistenza, dove realtà e sogno entrano in scena creando un dialogo in cui i misteriosi segnali del cambiamento, si trasformano in intense pagine di vita. Insomma un romanzo dinamico, dalla scrittura agile e forte, che contribuisce ad amplificare il clima avventuroso della storia. Interessante il far partire la storia con un protagonista giovane e dannato, segnato da un mistero legato alla sua infanzia: in una sola notte, infatti, la placida vita familiare è stata spezzata dalla sparizione del padre e dalla pazzia della madre. Partendo da una fotografia esposta in una mostra, Mattia va in Spagna in cerca dell’autore dello scatto, sperando di conoscere la verità sui fatti che lo coinvolsero quando aveva all’incirca otto anni. Si “perde” così tra esperienze alternative, evocando le figure più significative del suo passato, tra stupendi ritratti di immediatezza e grande ritmo, dove ogni personaggio è caratterizzato, più per una dimensione interiore che per una vera e propria descrizione figurativa ed iconica. Adatto ad un pubblico giovane e agli spiriti “giovanili” ancora affascinati dalla Beat Generation.

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