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martedì 20 aprile 2010

llusione nucleare. I rischi e i falsi miti, di Sergio Zabot e Carlo Monguzzi (Melampo). Intervento di Nunzio Festa



















Il nucleare, e lo sappiamo benissimo dalle parti della nostra Basilicata, e non quella ovviamente che si gusta da costa a costa ma che punta su una sola costa e su due mari (lo Jonio con Scanzano e Jonio con Tirreno per i rifiuti di tant’anni di discariche marine), è uno degli argomenti che stanno – ormai da tempo – tornando di dominio pubblico, come si suol dire; nonostante, si specifichi, questo allo stesso tempo non significa chiaramente che dibattiti discussioni riflessioni siano affidati alle comunità eccetera ecc. etc. Dunque, il volume costruito dai tecnici, esperti del settore, Sergio Zabot e Carlo Monguzzi, “Illusione nucleare”, deve essere inteso come un manuale da sfogliare alla bisogna: un volume utile a tutti quanti, e soprattutto quando torneranno più forti pressioni e oppressioni dei dirigenti auto-elevatesi a classe. Perché, tanto per cominciare, dove ovviamente l’intenzione di chi scrive è quella di guardare al valore politico e non ai richiami, tanti, tecnici contenuti nel libro, una mole importante e diversificata di documenti e studi, ricerche e constatazioni spesso oggettive, dobbiamo pensare che “la crisi economica – innanzitutto – e l’incertezza delle relazioni internazionali spingono ovviamente i Paesi industrializzati verso l’energia nucleare, ridando voce anche in Italia ai fautori delle sua convenienza e inevitabilità”. Appunto come si diceva. Ma l’obiettivo del libro è sfatare, di conseguenza, ricorrendo sempre al rigore scientifico, alcuni luoghi comuni. Partendo da certe evidenziazioni apparentemente scontate e impeccabili. Quali? Tanto per ricordarne alcune, il fatto che l’energia atomica sia abbondante e sicura e meno costosa insieme all’altro fatto clamoroso di non provocare emissioni di Co2. Tutto falso. E Zabot e Monguzzi, con questo agile libro a metà fra il manuale e il pamphlet ci spiegano il motivo. Ricordiamo, in chiusura del consiglio di lettura, che solamente qualche anno fa, per esempio, Scanzano Jonico (MT) è stato centro d’attenzioni di politica e interessi privati uniti nella volontà di piazzare tutte le scorie nucleari italiane accanto al mare. Rifiuti vecchi, ovviamente. Altro che futuro, quindi. In quel caso quasi l’intera popolazione espresse forte contrarietà. Contrapponendosi, persino fisicamente, chi scrive ricorda benissimo. Ora, preventivamente, serviamoci dello studio di Sergio Zabot e Carlo Monguzzi.


Illusione nucleare. I rischi e i falsi miti, di Sergio Zabot e Carlo Monguzzi, prefazione di Ermete Realacci, Melampo (Milano, 2008), pag. 145, euro 12.00.

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