mercoledì 29 febbraio 2012

Fotografia feat editoria . Lupo editore incontra DamageGood

Lecce. Sabato 17, le sale dell’ex conservatorio Sant’Anna ospitano “Fotografia feat editoria. Lupo editore incontra DamageGood”, un corso teorico-pratico che indaga il rapporto tra immagini e il mondo dell’editoria. La sfida? Realizzare una copertina per un libro inedito dell’editore Lupo. Non di sole parole vive un libro. Nella maggior parte dei casi, la grafica gioca un ruolo fondamentale nella “riuscita” di un prodotto editoriale. Bruno Munari docet: alla stregua dello scrittore, il grafico può considerarsi il co-autore di un’opera letteraria, perché è solo grazie all’immagine di copertina che un libro, da spazio lirico, si trasforma in un “oggetto comunicativo”. Di questo e molto altro si discute in Fotografia feat editoria, un corso teorico-pratico che sabato 17 si inaugura presso le sale dell’ex conservatorio Sant’Anna di Lecce. Ad animare il dibattito, la fotografa concettuale Alessia Rollo e Cosimo Lupo, editore di Copertino, di recente balzato agli onori della cronaca nazionale per aver conquistato il podio più alto nel concorso “Billy. Il vizio di leggere” del Tg1, sbaragliando la concorrenza con il romanzo “Gli occhi di mia figlia” di Vittoria Coppola. Nella fattispecie, il workshop “Fotografia feat editoria” prevede una full immersion di due giornate in cui, oltre ad approfondire l’argomento sotto vari punti di vista, i partecipanti possono confrontarsi con un editore sul delicato problema del diritto d’autore e sulle strategie di ricerca iconografica. Si svelano così i trucchi del mestiere: i formati, gli accorgimenti tecnici da osservare per una buona impaginazione. Fotografia feat editoria entra nel vivo a partire dalle 17, quando Lupo sottoporrà all’attenzione degli allievi un capitolo tratto da un’opera non ancora edita. La sfida? Creare un’immagine evocativa, fedele al testo, che possa essere trasformarsi nella copertina del libro da licenziare e distribuire nei circuiti nazionali, in centinaia e centinaia di copie. Le lezioni si svolgono sabato 17 dalle 15.30 alle 19.30.  Per informazioni sul programma, si consiglia di consultare il sito dell’associazione culturale DamageGood.

Contatti
DamageGood associazione culturale
cell.: 328/8638950
cell.: 340/6212127
www.damagegood.com
infodamagegood@gmail.com
fb: www.facebook.com/damagegood

Oggi mangio da … n. 168: Ristorante L’Osteria del Treno


“L'attenzione al rispetto della tradizione, alla salvaguardia della tipicità dei prodotti e dei sapori, alla selezione delle migliori materie prime, caratterizzano la nostra linea enogastronomica, consentendoci di preparare menù per diverse situazioni. A mezzogiorno servizio self-service con piatti serviti direttamente dalla cuoca. Menù alla carta per la Sera. Carta dei vini con più di 70 etichette.”


Il libro del giorno: Earthing - A Piedi Nudi di Clinton Ober, Stephen T. Sinatra, Martin Zucker (Macro edizioni)


Earthing - A Piedi Nudi
- Libro


Earthing è una cura miracolosa, antichissima, semplicissima, e naturale. Il punto di vista di Earthing è che siamo sempre più malati, stanchi e soffriamo di infiiammazioni croniche per un motivo ben preciso: non siamo connessi alla Terra e soffriamo una carenza di elettroni a causa di questo mancato collegamento. Possiamo ottenere una ricarica istantanea semplicemente mettendo i piedi nudi a contatto con la Terra. Il pianeta Terra è un organismo vivente che ci rifornisce naturalmente di energia quando entriamo in contatto con esso. Abbiamo perso la consapevolezza delle nostre radici "elettroniche" (nel senso degli elettroni). Le nostre scarpe, con le suole isolanti impediscono al cirucuito elettrico di funzonare correttamente, siamo disconnessi. Dormire direttamente sul suolo (con cuscini o letti conduttivi) o camminare scalzi ci equilibra energicamente poiché gli elettroni liberi della superficie terrestre ci pervadono e ci sintonizzano agli stessi livelli di potenziale e carica energetica della Terra. Questo riequilibrio può causare una leggera sensazione di bruciore e ci procura numerosi benefici. Un testo insolito, stimolante, interessante, con brani di narrazione diretta e parti saggistiche. I tre autori raccontano in prima persona e spiegano dai diversi punti di vista legati alla loro professione ed esperienza di vita come questi principi di disconnessione siano comprovati da una serie di dati scientifici ed esperienziali.

U.S. Bank


“Ethics at U.S. Bank. A Message to U.S. Bank's Customers and Shareholders - Thank you for your interest in U.S. Bank's Code of Ethics and Business Conduct. We understand that our customers trust us with their personal information and that our success is dependent upon retaining that trust. That is why our Code of Ethics and Business Conduct has been in place for many years and, although revised from time to time, continues to serve as the cornerstone of our business. Our Code of Ethics and Business Conduct is more than an expression of our commitment to integrity. It represents the guiding values of our organization and helps to instill ethically sound behavior and accountability among all U.S. Bank Employees. We diligently educate employees about our standards and provide opportunities to ask questions or report concerns. Every employee, including me, certifies compliance with our standards annually. We hold one another accountable because we understand that our reputation is fundamental to our success. To underscore our commitment to ethics at U.S. Bank, we have appointed a Chief Ethics Officer with responsibility for the oversight of all aspects of our Code of Ethics and Business Conduct. We believe that you want to conduct business with an organization that values honesty and integrity, not only because the law requires it, but also because it is the right thing to do. At U.S. Bank, our ethical standards have always been set higher than the law requires. We are proud of our ethical heritage and I am personally committed to maintaining the same high standards in the years to come. (Richard K. Davis -  President and Chief Executive Officer)”


The Recommender


“The Recommender is a well-respected, UK-based music blog that’s been going since March 2008. We focus on locating cutting-edge music from around the world and bring our selections to your desktop. The ethos of our blog is simple – To be an essential part of your music discovery. We provide extensive, enjoyable, quality writing, about truly exceptional new music. Our job is to wave cutting edge music under your nose and to provide our opinions, mp3s, photos, videos and links to help our readers decide if they love it too. We also run a showcase party in our local city of Brighton every year, at the annual Great Escape Festival, promoting the new music that we critique. It’s an essential part of our calendar year, as we deliver four or five awesome bands. You can see the flyers, posters, videos and reports from these events on our ‘Parties‘ section. Please comment, subscribe, message us, share the love – do what ever you wish with it. Feel free to ask us if you need to know any more. (MIKE BRADFORD)”.


Carmine Rezzuti


“Vive a Napoli, le sue prime ricerche artistiche estetico-tecniche (giuochi fantastici) risalgono agli anni '60. Alla fine di questi anni e agli inizi degli anni '70 Rezzuti partecipa a diverse mostre nazionali con opere ambientali e di grandi dimensioni spesso immaginate nel tessuto urbano delle città "Sonoro" alla galleria Carolina di portici. - "Azione rituale carnivoro" al centro d'arte Ellisse di Napoli. - "Triangoli e polvere di stelle" a Villa Pignatelli Napoli. - V rassegna d'arte del mezzogiorno Palazzo Reale Napoli. - 1971 Incontro Sincron Rimini "un segno per le strade di Napoli e di Rimini intervento a quattro mani con Mimmo Paladino. - "Ricognizione '71 Giovane arte meridionale" Santa Maria Capua Vetere. - 1972 Operazione Vesuvio a cura di Pierre Restany.- A metà degli anni settanta l'opera di Rezzuti diventa oggetto di contemplazione, l'immagine fotografica è determinante nel suo lavoro: "Tu sei Teresa" è un opera di grandi dimensioni che viene esposta alla Quadriennale di Roma nel 1975. - "Amore mio" in "Napoli Situazione '75" al Centro d'Arte Multiplo di Marigliano. - Nel gennaio dello stesso anno il lavoro di Rezzuti suscita l'interesse e la curiosità del prof. Giulio Carlo Argan il quale gli offre di andare a New York per uno stage artistico di dodici mesi. - Verso la fine del 1975 insieme a Gerardo Pedicini teorizza e fonda l'Asocial-Group.
Nel 1976 è invitato con il gruppo alla Biennale di Venezia. - Siamo in un periodo di riflessione con argomenti fortemente sociali. - Negli anni successivi la sua ricerca, dai contenuti concettuali, passa a quella che viene definita "un nuovo modo di fare scultura" partecipa in questi anni insieme a Quintino Scolavino a numerose esposizioni in Italia e all'estero. "Inghenutiria Neos-Mitos" alla galleria Numerosette Napoli 1980. - "'O Terremoto a Napule" Castel dell'Ovo Napoli 1981. - Nel 1981 è invitato a Legnano al Centro Cantoni da Luciano Inga-Pin per la mostra "L'Oggetto Manifesto" ovvero la nuova scultura italiana" una scultura dopo, un altro modo di fare scultura". La mostra prende le mosse dal fenomeno della nuova pittura e in particolar modo da un tipo di pratica che considerava l'opera d'arte legata all'ambiente, magari con altri oggetti che fungevano da supporto, col tempo, questi oggetti si rivelarono sempre più autonomi tanto da formare delle vere e proprie sculture. In questo senso nasce un'altra area di indagine, forse ancora più provocatoria, e in grado di aggiungere altri fenomeni e creativi e critici al processo pittorico già in atto. - "Polmone Pulsante" Sette opere, presentato da Palma Bucarelli, Roma. - Nel 1982 è invitato da Tommaso Trini alla Biennale di Venezia "Aperto'82 Spazio" sempre nello stesso periodo è invitato a tenere una personale a Brisbane in Australia, seguiranno numerose mostre in Italia e in Europa. - " La Nuova Oggettualità" All'Istituto Francese Grenoble 1986. - "Omaggio" a Pomigliano D'Arco 1987. - "Empiria Tellurica" galleria Artiaco Pozzuoli. - "Punto Focale" presso la galleria Rizzardi Milano 1988. - "Paesaggio Sismico" presentata dagli Incontri Internazionali d'arte di Roma a Villa Letizia, è una rassegna curata dai critici Bruno Corà e Arcangelo Izzo "Questa mostra è la felice esemplificazione della metafora che illustra i rischi dell'esistenza umana e rimanda agli atteggiamenti non ulteriormente motivabili che individui e culture assumono dinanzi al mondo. Gli elementi aggettanti dal "quadro" di Rezzuti creano una nuova solidarietà con le cose che circondano l'opera così che lo sguardo selettivo e partecipe dello spettatore, attraverso la distanza spaziale e temporale è invitato a scoprire la qualità del colore e la stesura della pittura senza la forzatura della griglia prospettica o la finzione del falso movimento, determinato da punti di fuga o da linee di forze" In "Ti penso giorno e notte" le cornici di legno a zig-zag di acute merlature,trasgrediscono il perimetro della tela e, anziché circoscrivere l'immagine, la aprono portando il dipinto ad una virtuale espansione che la radialità delle punte modellate, assieme all'interna libera linearità dei fil di ferro, già suggeriscono", "In Rezzuti, fin dalle prime prove e poi in modi sempre più incisivi e sottili il quadro diviene l'arena di un confronto vibrante di materiali e colore, di un conflitto di forze e di energie che non si placano in contemplazioni rasserenate. Una tensione che spinge il quadro sempre al limite di sé, in prossimità (e dentro) i vortici del vivere e la precarietà dell'esistere. Una strategia messa a punto con uno strenuo corpo-a-corpo con la materia pittorica e il flusso di materiali eterogenei".
In "Napoli Scultura" 1988 al Palazzo Reale, Rezzuti presenta "Fuoco-Fuoco" un trittico in cui un carro armato s'incunea in un legno nero allungato nello spazio mentre intorno frammenti "mobili" colorati, che ricordano il "feu d'artificie", disegnano lo scenario e il clima dell'alba. Nel passaggio successivo il carro armato si impatta nella base di una materia magmatica di colore rosso che induce alla tregua del tramonto, l'ultimo carro armato arresta la sua corsa sull'asse blu della notte, trapuntata di stelle azzurre, oscillanti però come i desideri ed i sogni, come gli enigmi dell'arte. - Nel 1991 partecipa alla mostra "A Sud dell'Arte" a cura di Achille Bonito Oliva con due lavori ironici. - Nel 1993 Internationaler Kuntmarkt Art - Cologne, "Kunst Messe" studio Koln Germany; "I passaggi essenziali" Progetto Roma. Nel 1995 Rezzuti insieme ad altri artisti napoletani ed al poeta Gabriele Frasca, da inizio ad una serie di mostre "alternative" che si arricchiranno di ulteriori forti motivazioni. La prima di queste mostre è "Orologio ad acqua" tenutasi alla Stazione Anton Dhorn di Napoli, con la collaborazione dei poeti Baiano, Frizione ed Ottonieri, seguirà nel 1996 "Sidereus Nuncius" una iniziativa nell'ambito della settimana della cultura scientifica all'Osservatorio Astronomico di Capodimonte ed ancora al Real Orto Botanico di Napoli "La Flors Enversa". Nel 1997 Le stanze Poetiche installazione "castelli in aria" a Villa Patrizi Napoli. Inizia così una nuova fase artistica con nuovi interlocutori e nuovi luoghi sollecitando nuovi visitatori. Sempre nel 1997 "La Cena delle Ceneri", scritto nella polvere, Quaresima del Lazzaretto, Ospedale della Pace Napoli; "Orologio ad Arte" Quartetto asilo poetico in Rooms With no door al S.T. Peter's english language centre Napoli; 1998 Comune di Marigliano "Storia della Repubblica Napoletana del 1979" I valori della storia le forme dell'Arte"; 1999 Orologio ad Acqua "L'uomo della folla" San Gregorio Armeno Napoli, nello stesso anno "Viaggiatori senza bagaglio" a cura di Achille Bonito Oliva, Museo Ferroviario di Pietrarsa Portici; 2000 Ministero per i beni e le attività culturali Soprintendenza per i beni ambientali e architettonici di Napoli e Provincia "Arte x Arte", Cartolina per Napoli, Palazzo Reale Napoli; Ministero per i beni e le attività culturali, Soprintendenza Archeologica di Napoli e Caserta, II settimana per la cultura,"Emporium" Orologio ad Acqua Museo Archeologico Nazionale Napoli. In questi anni seguono alcune manifestazioni artistiche come: Comune di Isernia Assessorato alla Cultura e Sport mostra collettiva; Assessorato al centro storico "Orizzonti" Palazzo dell'Università degli studi del Molise; "Capodopera a Capodimonte" un millennio fa (atto terzo) Framart-studio Napoli. Nel 2001 "Variazioni" Galleria Varart Firenze; 2002 "Nell'Arte del lavoro" sede Gevi Napoli; 2003 "Viaggiatori Senza" Comune di Napoli Assessorato alla Cultura e con il patrocinio della Regione Campania, Museo Civico Castelnuovo, sala della Loggia Napoli; Nel 2005 è tra i fondatori dell'Associazione Culturale INAC, Istituto Napoletano per l'Arte Contemporanea. 2005 "struttura/oggetto" Belvedere di San Leucio Caserta; "Bestiarium" personale Bottega d'arte di Maurizio Siniscalco; Napoli 40° 51' N 014° 17' E, Mostra di Arte Contemporanea, 4 Artisti e una città. Antico Municipio San. Donato Val di Comino ( FR.); "Im-possibili" Chiesa di Santa Maria Incoronata, Soprintendenza per i Beni Architettonici ed il Paesaggio e per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico di Napoli e Provincia.
Nel 2006 è invitato da Achille Bonito Oliva a progettare un'opera per la linea 6 della Metropolitana di Napoli Stazione Augusto, intitolata il "Guardiano del Fuoco" : l'universo artistico di Rezzuti si popola di animali feroci e di piccoli e simpatici mostri che diventano il simbolo della paranoia; questi animali rappresentano e incarnano gli aspetti aggressivi del genere umano. L'artista esplora i territori dell'interiorità. Le sue fantasie scaturiscono da una realtà di un mondo minaccioso, questo provoca un senso di paura, di oppressione, in cui l'uomo prevarica sull'uomo quasi a preannunciarne la catastrofe.Tutto ciò viene suggerito da una attenta ricognizione del dato umano che appunto ci fa transitare in una realtà incongrua e precaria, come quella del nostro tempo. Quindi un pessimismo della ragione stemperato però dall'ironia. Sempre nel 2006 "i cortili dell'arte" Comune di Villaricca Assessorato alla cultura ARTEXARTE.
2007- 25 Marzo Non Solo Moda Mediaset Achille Bonito Oliva coordinatore artistico Stazioni dell'Arte. 2007 Soprintendenza per i Beni Architettonici ed il Paesaggio e per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico di Napoli e Provincia. - Provincia di Napoli Assessorato Beni Culturali - Inaf-Osservatorio Astronomico di Capodimonte - Incontri Internazionali d'Arte, Arte Contemporanea all'Osservatorio Astronomico di Capodimonte "è caduta una stella" (opera permanente).
Nel 2008 -'09 Il giallo di Napoli nell'Europa dei cinque Continenti a cura di Jean Noel Schifanò e Maria Savarese. "Il Tempo Liberato" lavoro a quattro mani Mattey&Rezzuti - PAN presentazione della mostra Nel 2009 "Performing the city" a cura di Heinz Schutz - Arte e Azione negli spazi cittadini anni Sessanta e Settanta, PAN Palazzo delle Arti Napoli.
Nell'autunno del 2009 nell'ambito della quinta giornata del Contemporaneo in Italia, negli spazi monumentali di Castel Sant'Elmo, mostra-evento "A / TAGLIO" organizzata dalla Soprintendenza speciale per il patrimonio storico-artistico etnoantropologico e per il polo museale della città di Napoli, e con istituzioni pubbliche e private.
Nel 2010 in occasione della XVII Esposizione Nazionale d'Arte "Artisti per Epicentro- 2010", è invitato alla realizzazione di due mattonelle da esporre in forma permanente al Museo Epicentro, sito in Gala di Barcellona P.G. (Messina).
Luglio 2010 realizza per la città di Diamante degli stendardi che verranno installati sul lungomare.” (l’opera riprodotta è di Carmine Rezzuti)



Il Pane di ieri di Enzo Bianchi (Einaudi). Intervento di Adriana Maria Leaci

Circa tre anni fa, o qualcosa in più, mi trovavo a guardare il programma CHE TEMPO CHE FA e Fazio invitò Enzo Bianchi per parlare del suo libro IL PANE DI IERI (Einaudi Editore). Rimasi così rapita del suo modo di parlare e di descrivere situazioni vissute di un tempo che mi promisi di leggerlo appena fosse possibile.  Avrei trovato anche nel libro quell’abilità nel tradurre sentimenti e scandire bene ogni pensiero attraverso le parole. Quando mi ritrovai a leggerlo mi sembrò di conoscere il frate da una vita. Tutto ciò che considero  semplice nella mia vita prese un gusto eccezionale di verità condivisa, perché la pensavo come lui, ed era riuscito a passarmi ogni sensazione. Se c’è una cosa che oggi non si vede facilmente è una lettura che coinvolga tutti i sensi umani. Ho pensato che è scritto con il cuore. E il fatto che sia un frate è soltanto una parentesi di scelta personale che, probabilmente, non avrebbe influito, in nessun momento della sua esistenza, su ciò che ha dentro. Da allora ho seguitato a comprare tutte le sue opere, leggendo allo stesso modo, con trasporto ed entusiasmo, deliziandomi in una conversazione silenziosa tra me e quel pacato signore che si veste di tutte le righe dalle quali sono composte.
Qui vi riporto alcuni pezzi del capitolo intitolato COME DIRE “TI VOGLIO BENE” che non servirebbe neanche commentarlo: “Parliamo di cibo. Non se ne può fare a meno, soprattutto per noi monferrini: il cibo è qualcosa per cui si ha cura, si deve “aver cura” perché è proprio dal mangiare, dalla tavola che si ricevono lezioni e insegnamenti, oltre che consolazioni. La tavola possiede o, meglio, possedeva un grande magistero: oggi purtroppo per molti il cibo è diventato un carburante e la tavola una mensola su cui posare ciò che si consuma. Si mangia qualsiasi cosa, a qualsiasi ora, in qualsiasi modo, accanto e non “insieme” a chiunque e, possibilmente, in fretta…
Invece per me la tavola è stata sempre, e lo è tutt’ora, il luogo privilegiato per imparare, per ascoltare, per umanizzarmi. Non è stato forse così fin dall’inizio della vicenda umana?”
E ancora: “Io amo cucinare, e lo faccio in un grande silenzio perché cucinare significa pensare, essere consapevoli, essere presenti e avere un senso forte della realtà e degli altri per i quali si cucina. Cucinando si è obbligati a una unificazione di aspetti molteplici: le leggi culinarie, le attese di chi mangerà, la conoscenza dei prodotti, l’esperienza del fuoco, dell’acqua, del tempo… Operazione straordinaria che rende intelligenti.”
A questo punto, chi mi conosce, sa che ho esagerato nell’entusiasmo e nella gioia, ma sa anche che è così che vivo tutti i giorni.

martedì 28 febbraio 2012

Voyager - L'isola dei templari 3


BRISTOL-MYERS SQUIBB


“Our Mission - To discover, develop and deliver innovative medicines that help patients prevail over serious diseases.
Our Commitment - To our patients and customers, employees, global communities, shareholders, environment and other stakeholders, we promise to act on our belief that the priceless ingredient of every product is the integrity of its maker. We operate with effective governance and high standards of ethical behavior. We seek transparency and dialogue with our stakeholders to improve our understanding of their needs. We take our commitment to economic, social and environmental sustainability seriously, and extend this expectation to our partners and suppliers.
To our patients and customers - We commit to scientific excellence and investment in biopharmaceutical research and development to provide innovative, high-quality medicines that address the unmet medical needs of patients with serious diseases. We apply scientific rigor to produce clinical and economic benefit through medicines that improve patients’ lives. We strive to make information about our commercialized medicines widely and readily available.
To our employees - We embrace a diverse workforce and inclusive culture. The health, safety, professional development, work-life balance and equitable, respectful treatment of our employees are among our highest priorities.
To our global communities - We promote conscientious citizenship that improves health and promotes sustainability in our communities.
To our shareholders -  We strive to produce sustained strong performance and shareholder value.
To our environment - We encourage the preservation of natural resources and strive to minimize the environmental impact of our operations and products.”


Oggi mangio da … n. 167: Ristorante Osteria del Riccio


“Mario Lezzoli, ha studiato presso l’Istituto Alberghiero “A. Vespucci” di Milano dove si è diplomato nel 1983 . Sempre nel 1983 ha iniziato la sua esperienza presso il “Toulà” di Via Filodrammatici nel cuore di Milano. Nel 1987 lasciato il Toulà è approdato al “Saint Andrews” in Via S. Andrea dove è rimasto per due anni. Nel ‘90 è stato assunto come secondo Chef presso la “Piazzetta dei Cigni” di Milano Due dove di lì a poco è diventato Chef di cucina. Nel ‘93 ha aperto in qualità di Chef di cucina la “Taverna Visconti” in Via Marziale a Milano da lì, alla fine del ‘94 ha avuto l’occasione di poter lavorare due mesi da “Aimo e Nadia” in Via Montecuccoli a Milano. Grazie a queste due esperienze ed a un pizzico di fortuna la grande decisione di iniziare la sua avventura come ristoratore, una decisione maturata con Luciana Bonavetti. Nel ‘96 nasce così l’Osteria Cascina Rossino a Ornago (Mi). Dopo quattro anni passati in provincia gestendo quest’attività, la svolta professionale e la decisione di crescere ulteriormente con un posto tutto loro.
L’8 di maggio del ‘99, viene inaugurata con l’apertura l’Osteria del Riccio a Sesto San Giovanni (Mi). Dal settembre ‘99 nel ristorante ha sede la condotta di Slow Food Arcigola di Sesto San Giovanni, della quale Luciana ne è il fiduciario, inoltre a novembre dello stesso anno Luciana è stata ammessa all’Associazione Nazionale “Le Donne del Vino”. A settembre 2000 Mario è entrato a far parte degli Chefs Euro-Toques Italia, Associazione di cui il presidente e fondatore è Gualtiero Marchesi. Ad aprile 2001 l'Osteria è stata selezionata per far parte del circuito delle "Osterye di Esperya".   A ottobre 2001 la prima citazione su la "Guida ai Ristoranti d'Italia 2002" di Antonio Piccinardi. A marzo 2002, dopo aver sostenuto con successo il 3° esame A.I.S., sono  diventati entrambi Sommelier Professionisti. A ottobre 2002 la partecipazione a Siena al Concorso Nazionale di Bar Giornale de "La Carta delle Carte". A novembre 2002 le prime due recensioni su "Guida Critica & Golosa di Lombardia" di P. Massobrio e M. Gatti e "Pappa a Milano" di M.V. Visintin. A ottobre 2003 un'altro riconoscimento è arrivato dalla "Guida dei Ristoranti dell'Espresso" e  dalla guida "Alberghi e Ristoranti d'Italia Touring Club Italiano". A febbraio 2004 è apparsa una bellissima recensione sulla rivista "Vini".  A ottobre 2004 un nuovo riconoscimento è arrivato dalla "Guida dei Ristoranti dell'Espresso" ci hanno aumentato il punteggio rispetto allo scorso anno. A novembre 2004 un altro riconoscimento ci è arrivato della "Guida Oro I Ristoranti di Veronelli", inoltre siamo stati inseriti nella guida delle guide dei ristoranti d'Italia "La gola in tasca". A maggio 2005 il nostro locale è stato recensito su "Le guide di Vivimilano 2005" guida inserto del Corriere della Sera. A ottobre 2005 un altro riconoscimento è arrivato dalla guida gastronomica de "Il Mangelo". A febbraio 2006 il locale ha ottenuto una bellissima recensione da il "Il Mangione" la scheda della recensione la potrete trovare sul sito omonimo. A luglio 2006 siamo stati selezionati dall'Associazione Italiana Sommelier tra i ristoranti che parteciperanno alla "Carta dei vini di Lombardia nella ristorazione di qualità". A gennaio 2007 il nostro locale ha ottenuto un ottima recensione sulla rivista "RistorArte". A luglio 2007 siamo stati segnalati da "Club dei Buoni Posti". A luglio 2007 siamo stati segnalati da "Cercaristoranti". Ad agosto 2007 siamo entrati a far parte dei locali segnalati da "RistorArte Club". A settembre 2007 siamo stati anche per quest'anno selezionati dall'Associazione Italiana Sommelier tra i ristoranti che parteciperanno alla "Carta dei vini di Lombardia nella ristorazione di qualità". A settembre 2007 è entrato a far parte del nostro staff Manuel Lezzoli, fratello di Mario, giovane emergente Chef con un valido curriculum alle spalle.  A gennaio 2008 siamo stati scelti per entrare a far parte del circuito "Selecard e Novacard". A febbraio 2008 siamo stati segnalati dal sito Civiltà del Gusto nella sezione recensioni Lombardia Milano. A marzo 2008 Mario si assenta dall'Osteria per motivi di salute e Manuel prende in mano le redini della cucina dimostrandosi un degno sostituto del fratello. A luglio 2008 il locale ha ottenuto una bellissima recensione da il "Il Mangione" la scheda della recensione la potrete trovare sul sito omonimo. A settembre 2008 chiude, per decisione della Sede Nazionale, la Condotta Slow Food di Sesto San Giovanni in quanto troppo piccolina, ma il nostro lavoro in Osteria continuerà e le iniziative non mancheranno!!!! A settembre 2008 il locale ha ottenuto una bellissima recensione da il "Il Mangione" la scheda della recensione la potrete trovare sul sito omonimo. A ottobre 2008 abbiamo ottenuto una bellissima, quanto inaspettata, recensione sul sito "Appunti di gola" di cui sotto riporto la pagina web: http://www.appuntidigola.it/2008/10/24/osteria-del-riccio-sesto-sgiovanni-mi-66/
A febbraio 2009 il locale e stato citato su "Metro Week" nella sezione "Mangiare Proposte". A maggio 2009 abbiamo partecipato alla manifestazione "Giallo Milano" . A luglio 2009 altra citazione su "Il Mangione".
A settembre 2009 è arrivato in cucina un nuovo Chef Gianluca Di Firmo che sostituirà Manuel Lezzoli. Ad aprile 2010 Paolo Vighi e Davide Finotti subentrano a tempo pieno nel ristorante, sostituendo Luciana che ha deciso di dedicar maggior tempo allo studio dell'enogastronomia raffrontandosi con i suoi colleghi ristoratori, accrescendo così il suo bagaglio di conoscenza. Ad ottobre 2010 è arrivato in cucina Salvino La Rocca giovane Chef con un ricco bagaglio di esperienze di alta qualità (La Stua de Michilin, Htl Ermitage di Cervinia, Htl Miravalle di Selva di Valgardena, La Perla di Corvara ecc. ecc.)
Da Settembre 2011 è con noi Claudio Castaldi giovane ma molto esperto Chef di cucina che con le sue esperienze lavorative (Enoteca Angolo di Vino di Como,Hotel Metropolitan Suisse,Ristorante La Maison di Erba.....) ci  farà continuare sulla strada della qualità che abbiamo sempre seguito nel corso degli anni.
Gennaio 2012 Un nuovo inizio per l'Osteria del Riccio .................. Luciana Bonavetti é tornata a gestire il Suo locale con nuova carica e nuovi stimoli e uno staff preparato e professionale, Claudio Castaldi é rimasto al fianco di Luciana coadiuvato da Davide La Grotteria che grazie alla sua preparazione è definito il factotum dell'Osteria.”



Per Kurumuny Edizioni esce Raccontiamo di Rosaria De Pascali


Alla fine si scrive sempre una fiaba. Non si può scrivere nient’altro che una fiaba. Perché tutta la vita è come una fiaba: si incontrano creature che sono buone o cattive, si attraversano mari e montagne e boschi scuri, si vivono giorni belli e giorni brutti. Allora si scrive una fiaba per capire la vita, per rintracciarne il senso più profondo, per delineare la fisionomia delle esistenze che abbiamo dentro, che ci sono intorno. Antonio Errico

Rosaria De Pascalis (Nicosia, 1964), vive da otto anni nel Salento e qui svolge la professione di docente della scuola secondaria di secondo grado e si dedica con passione a scrivere raccolte di fiabe e favole. Ha già pubblicato “Una settimana di racconti” (Ed. Salentina, 2009), e un articolo, “Identità nazionale e valori della Costituzione”, sulla rivista “Nuova Rassegna” (Noccioli Ed. Firenze).

“Storiarsi” Mauro Marino. Un libro, un evento! Intervento di Mauro Marino


 Appuntamenti Il Dipartimento di Dipendenze Patologiche della Asl di Lecce, mercoledì 29 febbraio, alle 17.00, nella Sala del Teatrino della Biblioteca Provinciale N. Bernardini in Piazzetta G. Carducci a Lecce presenta “Raccontarsi” un’esperienza dal Ser.T. di Lecce con il Fondo Verri. Interverranno  gli scrittori Antonio Errico e Vito Antonio Conte

L'oggetto dell'incontro è un libro “Storiarsi, racconti dal Ser.T. di Lecce”, è il titolo. Storiarsi suona  un po' come “farsi”, azione di tossicomania. Questa volta no! C'è la scrittura a governare e le storie d'ognuno, le storie hanno preso forma, andature narrative, “eroiche”, vissuti densi di “senso”. Rinfranca raccontarsi, “esserci” in un tempo in cui la sovraesposizione mass-mediale confonde i contorni d'ognuno. Il racconto di sé, diventa terapia, cura all'inedia, al “no” che spesso induce quei  comportamenti spersonalizzanti che riconosciamo nelle “dipendenze patologiche” e, più in specifico, nelle tossicodipendenze: meccanismi di auto annientamento – e di sottrazione del soggetto dai contesti sociali e di relazione – che, nel tempo, “costruiscono” storie di vita che rimangono “senza più parole”.

Scrive Maria Grazia Sanarica, del Dipartimento Dipendenze Patologiche della Asl di Lecce: “L'esperienza di “Raccontarsi” è stata realizzata presso il Ser.T. di Lecce, nell’ambito delle attività previste con il progetto “Comunità terapeutiche diurne”, finanziato dalla Regione Puglia con la quota regionale del Fondo Nazionale di lotta alla droga. Gli utenti del Ser.T., con la direzione degli operatori dell’Associazione Culturale “Fondo Verri” e la collaborazione degli operatori del Ser.T, hanno “raccontato” la propria storia con l’utilizzo della scrittura, della voce, del disegno, del corpo. Le emozioni, il dolore, i sentimenti, i tempi trascorsi e il tempo futuro, gli affetti, le distanze, le speranze, i pensieri, gli umori, gli amori, gli spazi vuoti, gli spazi riempiti, i silenzi, le parole dette, le parole rimaste in gola, tutto questo ed anche altro hanno dato vita ad un opera finale: questo libro! Storiarsi!” Così è stato, dagli incontri - che hanno visto nelle stanze del Ser.T. di Lecce molti amici attivarsi a “svezzare” storie, con gli operatori del servizio, Vito Antonio Conte, Ippolito Chiarello, Piero Rapanà, Santa Scioscio - è nato un libro per certi versi prezioso, unico nella sua densità. Accoglie una luce che dallo scuro volge al chiaro. Alla chiarezza della vita. Un frammento del racconto di Giuseppe: “Le storie si intrecciano l’una con l’altra. Guardo delle vecchie fotografie e ri-costruisco me stesso. Sento! Provo sintonie! La mia felicità si triplica quando sento di rendere felici gli altri, con un abbraccio o con un sorriso. I miei amici sono stati sempre i deboli. Riparto dal passato: dove c’è odio voglio riportare amore; dove c’è discordia, unione. Tutto sta cambiando, mi lascio andare oltre i confini di questa irrequietezza che sempre mi abita. Non mi basta, vorrei sentire il mio corpo vibrare di amore fino ad esplodere. Scelgo per me, con me, persone che danno un senso alla vita. Mi serve sentirlo! Loro non si limitano solo a guardare, spettatori passivi di ciò che li circonda. No, loro sono parte attiva in questa società disgregata, che vive di ferite. “Cantano” loro, lievi, sinceri... ridono... Sono sensibili le mie “orecchie”, lo sono sempre state, stanco di sentire cose inutili e cattiverie, ascolto solo “musica”, adesso, quella che la vita e gli incontri mi portano! Danzano gli alberi al fruscio del vento. Un uccello canta, porta melodie di casa in casa. Si accende una macchina, altre attraversano la strada. Verso quale direzione?. La strada asfaltata ha buche d’acqua. Albero, vento, l’acqua che scorre lentamente, il bicchiere è poggiato sul tavolo le sedie intorno, scottex... c’è un po’ di tutto sul mio tavolo. Scrivo, penso a cosa? Non so?”.

lunedì 27 febbraio 2012

Oggi mangio da … n. 167: Ristorante Trattoria Mirta


“Da Mirta troverete un menu ogni volta rinnovato da piatti che seguono la stagionalità dei prodotti, dove il rispetto per la tradizione italiana, la creatività e l'esperienza caratterizzano una cucina attenta alla ricerca della materia prima e al prodotto di primissima qualità. Il pane, la pasta e i dolci sono di quotidiana produzione sia a cena che a pranzo, dove viene proposto un menu più semplice ma comunque vario e accurato. La Cantina è affidata alla professionalità della Scarpitti Distribuzione snc per una carta dei vini che offre etichette di piccoli e appassionati produttori scovati in ogni parte della penisola. Per scoprire tutto il resto... Vi aspettiamo! Juan, Cristina e lo staff di Trattoria Mirta”


Il libro del giorno: La tua voce può cambiarti la vita di Ciro Imparato (Sperling Paperback)


La tua Voce può
Cambiarti la Vita
- Libro + CD Buono



4 emozioni, 4 tipi di voce, 4 colori: parlare a colori diventerà un gioco entusiasmante con effetti straordinari sulla vita sociale e professionale. Far innamorare la persona che ti piace, ottenere un aumento di stipendio, far fare i compiti ai nostri figli senza arrabbiarci: missioni impossibili? Assolutamente no, se sappiamo comunicare in modo corretto. Questo libro "riprogramma" la tua voce con FourVoiceColors®, il primo rivoluzionario metodo che consente a tutti di imparare la "grammatica" delle emozioni, migliorando così le relazioni personali e professionali. Un metodo semplice e immediato che ci insegna a usare la voce per creare un'impressione positiva nel nostro interlocutore fin dal primo istante, esprimendo il meglio di noi.


A and G Chemical Production S.r.l


“La A&G Chemical Production S.r.l., fondata alla fine degli anni 80, nasce con la produzione di detergenti specifici per il settore auto, comunità e industria. A questo si è aggiunta da subito la produzione di tutta una serie di additivi per l'edilizia studiati per migliorare la realizzazione di manufatti nuovi e costruzioni civili. La gamma di produzione si allarga al settore del recupero edilizio e al risanamento degli edifici ammalorati con prodotti di ottima qualità.
Negli anni ha allargato la sua produzione anche a prodotti specifici per il settore tessile.
Oggi A&G è leader nel settore della criogenia; promuove la tecnologia realizzando service per importanti aziende di diversi settori industriali. Nel nostro sito www.aegchem.com sono riportati filmati e fotografie delle principali applicazioni.
Dal 1994 ha trasferito la propria sede ad Osio Sotto (BG) nella zona industriale. Qui nel corso del 2005 ha completato un importante ampliamento strutturale. Il nuovo stabilimento è visibile sull'A4 Bergamo - Milano tra i caselli di Dalmine e Capriate. In questo nuovo complesso, ottimizzando gli spazi, ha avuto la possibilità di migliorare le procedure di produzione, conseguendo fra l'altro la certificazione ISO 9001:2000. Nel 2007 A&G, tra le prime aziende in Italia, ha certificato i suoi prodotti fluidificanti e superfluidificante del settore edilizia, secondo la normativa UNI EN 934-2: 2002.
Tutti i prodotti sono realizzati secondo le normative CEE nel pieno rispetto per l'ambiente e sono corredati di schede tecniche e di sicurezza. La possibilità di operare in più spazi ha permesso un'ottimizzazione dei costi rendendo A&G più competitiva sul territorio nazionale e in quello europeo. La rete di vendita, capillare sul territorio nazionale, prevede diverse tipologie a seconda dei settori di appartenenza: dal concessionario mono-mandatario esclusivista, al rivenditore e all'agente di zona. Molti clienti vengono forniti e seguiti direttamente dalla sede attraverso ispettori direzionali preposti a risolvere problematiche più specifiche oltre che alla promozione di nuovi prodotti. Il nuovo stabilimento ha una grande capacità di stoccaggio e un'alta capacità produttiva che permette l'evasione degli ordini in tempi rapidi così da soddisfare tutte le richieste della clientela.
Sempre più attenti alla salvaguardia dell’ambiente, il laboratorio tecnico ha modo di testare in continuo l’utilizzo di materie prime nuove e diverse che permettono di rispettare i parametri inflessibili delle norme attualmente in vigore. E’ assidua e costante la ricerca che si avvale dei più moderni procedimenti tecnologici di produzione e che fanno della A&G una delle aziende leader del settore.
Da più di 10 anni A&G produce alcuni modelli di unità di criosabbiatura ad uso industriale che, con l'utilizzo di ghiaccio secco, permettono di pulire senza acqua o detergenti. Allo studio c’è una nuova unità di criosabbiatura di dimensioni “portatili” che permetterà l’utilizzo di questa tecnologia nei più diversi settori dove sia necessario utilizzare una micro-criosabbiatura. La qualità del servizio e l’efficienza delle unità DRY GUN ha consentito all'A&G di poter annoverare fra i suoi clienti importanti gruppi industriali e aziende leader mondiali nel settore alimentare dove la sanificazione e la pulizia sono alla base di ogni produzione. Il settore di produzione è da sempre seguito personalmente da Bruno Allegrini che da oltre venticinque è nel settore e che mette a frutto l’esperienza dei numerosi collaboratori che ogni giorno sono a disposizione dei clienti.
In particolare per il settore dell’auto citiamo tra i prelavaggi il “TOP” prodotto liquido concentrato ad effetto lucidante e anti-macchia, “l’EXTRA WASH 30” ideale per impianti di lavaggio ad alta pressione e box self-service.
Tra gli shampoo per gli autolavaggi il “SAVE- WAX PRE-CERA” che, oltre ad avere un ottimo potere detergente, aiuta a migliorare la qualità delle cere nella fase di asciugatura in caso di acqua dura.
Tra le cere la “SUPERCERA AUTOASCIUGANTE” prodotto super concentrato, che permette una rapida rottura della molecola d’acqua sulla carrozzeria favorendone la scorrevolezza e garantendo la completa rimozione delle gocce durante la fase di asciugatura. Non ultimo il “PRELAVAGGIO RW1”, prodotto ad alta resa, estremamente efficace sulla carrozzeria dei mezzi pesanti anche telonati, è testato da un centro di rimessaggio automezzi pulisce rapidamente senza rovinare le sponde in alluminio.
Nel settore comunità tutti i prodotti rispettano la normativa HACCP, ed è per questo che A&G ha elaborato un suo piano di “pulizia-controllo” a disposizione della clientela secondo il rispetto delle normative. Tutti i prodotti inoltre sono registrati all’ISS, Istituto Superiore della Sanità. Nel nuovo sito www.aegchem.com è possibile visionare tutta la produzione e scaricare in le schede dei singoli prodotti. A&G ha da sempre creduto nello sport come mezzo di comunicazione della propria immagine legandosi da tempo alla Pallavolo Brembate Sopra GROUPAMA Cabrini Assicurazioni e allo sci seguendo da vicino lo SCI CLUB OREZZO fucina di giovani campioni, e sin dagli anni 90 ha legato il suo successo di immagine come sponsor nel settore dell'auto da corsa con il TEAM GHINZANI e nelle ultime stagioni in particolare al GRAN PRIX A1 campionato mondiale per nazioni e al campionato italiano di FORMULA 3.”






The Soul of Rock 'n' Roll


“Hi there friend... My name is Dave, or you can refer to me by my initials, D.A.N. as I sign my posts/emails/etc. I'm a musician, artist, poet, entrepreneur, computer tech, graphic designer, humanist, idealist, creative recluse, wannabe intellectual, quasi minimalist, possible future asylum resident and your average “loose cannon” eccentric who's obsessed with music... I'm the owner, editor and primary writer of the Soul of Rock 'n' Roll. Welcome... let me give you a little background information about this project.
The Soul of Rock 'n' Roll originated as a simple music blog with a specific set of ideals. The quote goes something like this:
"I don't want to just talk about and promote the music that is popular, mainstream or well known... I want to talk about and promote the music I like whether it is well known or not. A band doesn't have to be #1 right now or ever to be making great music. That's what it's all about, great rock n' roll, blues, folk, even country... If it speaks to me then I write about it. If it doesn't speak to me, I'll be honest and say why without attacking anyone, so you can understand where I'm coming from. Maybe if it speaks to me, it will speak to a few other people too..." - D.A.N. Owner/Editor of Soul of Rock n' Roll.
When I originally wrote the quote above, I thought it really embodied what I wanted the Soul of Rock 'n' Roll to be: a place where music is celebrated because of it's passion and it's power to move people, not it's popularity/unpopularity or marketability/coolness factor. I wanted the site to have that personal touch and not be just another corporation, radio station or magazine pushing music on you; to instead be like your buddy saying “Dude you've gotta check this band out! They're like the Beatles, Zeppelin, Floyd and (insert other great bands here) all combined, but completely different!”... albeit in slightly more extended language. I wanted it to avoid as much of the band bashing; random celebrity gossip; rock and roll posing; mainstream vs. underground debating; reviews by people who don't even listen to the band; and other negative energy/mindless filler that is found on a lot of other “music sites” from both the corporate side and the counter culture side. I don't really think there is such a thing as "Bad Music". Even the most mindless drivel, or atonal mess can effect us... maybe it can make us laugh, or scream, or dance around a little. The songs, the compositions, the albums that continue to bring us back and effect us on our most emotional levels though, those are something special. It's that emotional connection that makes music great. I wanted to concentrate on that connection along with the impact music has on the world, creative expression, rock and roll as art, changing music industry for the better and, oh I don't know, maybe the music itself? And so sometime in late 2007, early 2008, after a brief false start as a broader project, the Soul of Rock 'n' Roll was born. At it's heart this site will forever be my own personal music blog, the place where I can rant and ramble on about my ever increasing musical obsession without subjecting any poor souls directly to it against their will... ala your typical conversation... and maybe have a few laughs along the way. I make my opinions available here for an audience of like-minded music fanatics, and those who are just teetering on the brink of infection, both of whom might just find their next favorite bands amongst my own collection of old standards, modern classics, underground unknowns and recent discoveries. Maybe my words, no matter how convoluted, confusing, overly explicit and caught up in child-like wonder, might, just might, inspire a few others to listen to or create something they might not have otherwise. Those were my motivations behind running this site. Or maybe I should say, those ARE my motivations behind running this site. My view on what the Soul of Rock 'n' Roll actually is and what it can be though, has changed slightly over the years. I used to look at this site very much as an “Me Against the World” situation. “Odysseus vs. Poseidon”... “David vs. Goliath”... or “The Chicago Cubs vs. Just About Anyone” if you're more inclined towards sports than mythology and religion. One person out to take on the world, the revolutionary, the ultimate underdog to the corporate music industry, hipster movements and the counter culture. I really thought I was at it alone, trying to convert/infect people one at a time. Trying to convince them that it's not how popular or underground something is, how many albums have been sold, or what the latest trend is, but how it moves you emotionally and artistically that matters when it comes to music.
This site has opened my eyes though... - It has opened my eyes to a small number of people out there who are just like me: completely obsessed and committed to the music in all it's glory, both popular and unpopular. Maybe they're making it, or blogging about it, or just becoming engrossed with it streaming into their head while sitting in a dark room with their headphones... but they're out there. And they might just have something of their own to say, might have their own music or latest discoveries to share, or their own ranting to do.
Those people, the ones who are passionate about rock and roll, music and everything related to it and don't care about all that other stuff that occasionally gets caught up with it, are what the Soul of Rock 'n' Roll is all about. At the risk of sounding overly melodramatic and sappy, those people are the true “soul” of all rock 'n' roll (hahaha...that was indeed, way sappy and melodramatic... awesome). So now, after a few years of running this site I think I can succinctly say, what the Soul of Rock 'n' Roll actually is...
It's a project dedicated to people who truly love rock and roll music, the ones who write it, make it and enjoy it everyday in whatever form. I don't know exactly what I have planned for the future of the Soul of Rock 'n' Roll yet, but I like the potential the broadness of that statement offers. Right now my voice will remain as the primary one serving as the archetype, example and caricature of all of these music fanatics out there. Maybe in the future though, new voices will be heard along with the new bands and new music. Maybe this can become a place where other authors can publish, a discussion forum, a syndication point, a media outlet where up and coming bands can gain a little free press, a new idea about what a record label can be, a place where a musical revolution can begin... all sorts of exciting stuff like that...who knows. As long as I am the one behind the curtain though, I hope The Soul of Rock 'n' Roll will still be just like that buddy of yours saying “Dude, this band is what music is all about!” I hope it'll be a haven, not for the critics who don't get it, marketers just looking to make a quick buck by promoting mediocrity, out of touch corporate music promoters, naysayers, bashers, hipsters or haters, but for the people who are true lovers of rock and roll, of all rock's numerous offshoot genres, influences and variations... the people who live to write, make and enjoy this music everyday. Anyways, that's enough pretentious preaching I think. I've got bands to discover, albums to listen to and my own music to write... not to mention countless other artistic pursuits and a day job or three to keep track of. I hope you enjoy the Soul of Rock 'n' Roll. There's a lot of material here already and when reality doesn't get in the way too much, I will continue to create more every month, so check back often.

Take care,
D.A.N. (Dave)
Owner/Editor - The Soul of Rock 'n' Roll
Music/Rock and Roll Blog - www.soulofrocknroll.com
A Division of Fifth Column Media
www.fifthcolumnmedia.com”.


SARA LEE


“Sara Lee was 8 years old when Charlie Lubin, a bakery entrepreneur, decided to name his new line of cheesecakes after his daughter, Sara Lee. His company was purchased in 1956 by Consolidated Foods, where Mr. Lubin continued to serve as a senior executive for many years. In 1985, Consolidated Foods changed its name to Sara Lee Corporation. Although Sara Lee has never had a management role at the corporation, she has appeared in some television advertisements for our bakery products. In her words, her father told her the product “had to be perfect because he was naming it after me.” Today Sara Lee is a philanthropist who spends most of her time supporting the education and advancement of women and girls in science”


Pierre-Yves Le Duc


“Pierre-Yves Le Duc est né en France en 1964. Ses origines italiennes le conduisent à fréquenter les cours d’italien de la  Faculté des Lettres de la Sorbonne, où il obtiendra une Maîtrise en 1988. Déjà conquis par la ville de Naples lors de précédents voyages, il décide de s’y installer cette même année après avoir obtenu une bourse d’études universitaires.
Les toutes premières années seront vécues sous le signe de la confrontation – lieux de vie et personnes, ombres et traces de témoignages et présences séculaires – et de la découverte en général des richesses de la cité parthénopéenne. Là, il fréquente assidument le milieu artistique tout en maintenant le contact avec les autres centres culturels importants.
En 1989 il réalise ses premiers travaux. Mais ce n’est qu’en 1992, rencontrant Alfredo Bovio di Giovanni – 85 ans – qu’il décide de se consacrer définitivement à l’art. Mis à part l’amitié profonde qui les uniera jusqu’à la mort d’Alfredo (1995) il tirera notamment profit de cette rencontre en acquérant un sens profond de sa propre individualité à travers la recherche artistique. Le tournant des années 93-94 est marqué par une fracture où l’œuvre structure l’espace et provoque un dialogue dynamique. Dans ses installations complexes où le lieu est indissociable de l’œuvre qui s’y développe, la distance entre espace et œuvre se réduit à un point de rencontre inéluctable et nécessaire.
En mai 1994 c’est l’heure de la première confrontation avec le public. Il choisit la place de S. Domenico Maggiore pour installer son “cénacle” –  treize toiles représentant chacune un vagin géant (180x180 cm)  placées de façon circulaire autour du totem phallique de l’obélisque baroque. Recherche qu’il poursuit en mai 1995 avec d’immenses détails anatomiques de pénétrations (18 toiles 188x388 cm) dans une parfaite ambivalence du signe avec une éruption volcanique. Les “neuf muses et les neufs poètes” prévus pour l’hémicycle monumental de la place du Plébiscite seront l’objet d’une censure politique.
En décembre 1996 il descend dans les tréfonds de l’acqueduc gréco-romain et y installe un travail intitulé “les quarante voleurs”, 41 monolithes disposés en labyrinthe figurant autant de vagins, à la fois synthèses du corps féminin comme expression de la vanité enserrée dans les bras de la mort que représente le filigrane d’un squelette.
En décembre 1998 avec “médium” au Lazzareto de Naples – le plus complexe et le plus abouti de ses travaux – il se lance dans un type d’installation qui voit la parfaite fusion et intelligence de l’œuvre dans l’espace.
En février 2004, il présente l’installation “gu” dans le Grand Salon de la Méridienne du Musée archéologique de Naples.
Depuis lors, parallèlement à d’autres recherches (vidéos) et projets en cours, “spray”, “débordements”, “portrait des moi-mêmes”, “Motion Painting”,  il travaille à la réalisation de “Light ”, une installation destinée à un espace post industriel de Basel. En janvier 2008 il présente « Soap Opera » et le projet « Motion Painting » dans la galerie 41artecontemporanea de Turin.” (l’opera riprodotta è di Pierre-Yves Le Duc)


Voyager - L'isola perduta dei Templari 2



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