E’ ormai da qualche anno che frequento il Salento, che ho avuto il
privilegio di osservare nella sua complessità, nella sua bellezza, nelle sue
tante lacune su più fronti, dalla comunicazione in materia di ambiente (mi rivolgo
espressamente a questo settore dal momento che mi occupo per motivi di lavoro
di energie alternative e di “green economy”), agli investimenti, al turismo. Ma
sono convinto che prima o poi emergerà con forza un interesse a risolvere
almeno i problemi maggiori di queste terre e si potrà lavorare con più serenità
ed efficienza.
Col passare del tempo certi luoghi, certi nomi, mi sono sempre più
familiari, ma soprattutto riesco a individuare pubblicazioni virtuose che fanno
davvero grande il Salento. E’ questa disposizione d’animo che ha fatto sì che
mi imbattessi in un delizioso prodotto editoriale dal titolo “Muovere
l'economia non sarà un'impresa” di Ivan Stomeo per i tipi di Kurumuny. Ivan
Stomeo vive a Melpignano (Le), è
geometra alle dipendenze di ASI Lecce e da sempre opera nell’ambito della .
politica. Ciò gli ha consentito di essere eletto sindaco della piccola
comunità “greca” dove vive; fa inoltre parte del Consiglio direttivo
dell’Associazione Nazionale dei Comuni Virtuosi e del Consiglio direttivo e
dell’Ufficio di Presidenze dell’Associazione Nazionale dei Borghi Autentici
d’Italia. L’area di interesse propria
del volume in questione copre un’area geografica e umana molto interessante,
ovvero quella della Grecìa Salentina, e nello specifico si fa riferimento ad
una illuminata sinergia tra politica, impresa e amministrazioni, verificatasi nella splendida Melpignano, nota
nel mondo come patria della notte della Taranta.
Un libro, questo, che rappresenta un monito forte e deciso verso chi ha il
controllo della “stanza dei bottoni” a livello provinciale, e regionale, quasi
a voler sottolineare che la volontà e le energie per cambiare le cose nel
Salento ci sono, e forse si potrebbe partire proprio da Melpignano. Interessante per meglio comprendere la
texture dei contenuti presenti nell’opera di Stomeo, riportare un estratto
dalla prefazione di Giuliano Poletti (Presidente di Legacoop): “ (…) Il
colloquio con Ivan, presente a Cefalù in rappresentanza dell’Associazione dei
Borghi Autentici, la sua attenzione e il suo entusiasmo furono per me uno
stimolo importante ad accelerare la definizione del progetto. Uno stimolo
presto confermato dall’incontro che tenemmo subito dopo a Roma con gli altri
dirigenti di AssoBAI. Ivan ci parlò del progetto che aveva avviato a
Melpignano, per il fotovoltaico diffuso sui tetti. E ci chiese e ci propose di
realizzarlo in forma cooperativa. Cominciammo a ragionarci su insieme e ne
fummo anche noi convinti ed entusiasti: intuimmo che rappresentava un
affascinante allargamento dei campi di azione che avevamo fin allora pensato
per le cooperative di comunità, e che, pur presentando incognite e difficoltà,
meritava di essere sostenuto e sperimentato. E partimmo, quindi, con gli
incontri a Melpignano. Come Ivan, anche
gli altri promotori dell’iniziativa e la comunità tutta di Melpignano sono
stati per noi una felice scoperta. Come tanti in Italia, avevamo sentito
parlare della Notte della Taranta, e sapevamo del grande successo ottenuto dai
comuni della Grecìa salentina – con Melpignano in testa – col recupero e la
riproposizione in chiave moderna di una importante tradizione culturale. Ma
poi, nei mesi successivi, le diverse iniziative tenute a Melpignano ci hanno
consentito di entrare in contatto diretto con un’amministrazione locale attiva
ed efficiente, davvero al servizio della sua gente e con tante persone
disponibili a impegnarsi direttamente per lo sviluppo territoriale e il
benessere della propria comunità. È stata una gran bella esperienza, culminata
nello straordinario pomeriggio di luglio in cui è nata, nella bellissima piazza
principale, la
Comunità Cooperativa di Melpignano, con i 71 soci fondatori
che per tre ore di fila, insieme al Sindaco intervenuto in rappresentanza del
loro Comune, hanno ascoltato attenti e partecipi la lettura dell’atto
costitutivo e le spiegazioni del bravissimo notaio De Donno. Mai mi era
accaduto finora di veder costituita una cooperativa in piazza: a pensarci bene,
il luogo più giusto per la nascita di una cooperativa di comunità. Un’altra
delle felici intuizioni di Ivan e degli altri promotori!”. Tra gli obiettivi
che si è data la cooperativa vi sono la riduzione dei consumi energetici
incentivando l’utilizzo della bio-architettura, delle tecnologie dolci, e del
risparmio energetico, la riduzione degli sprechi di acqua potabile, la
riduzione dei gas-serra e dell’inquinamento atmosferico, l’aumento della
raccolta differenziata e la riduzione dei rifiuti. Termino con una precisazione
che avvalora ulteriormente il progetto: il ricavato della vendita del libro
sarà devoluto al fondo “Genius Loci” dell’Associazione Borghi Autentici
d’Italia, dedita a sostenere piccoli progetti pilota delle comunità dei borghi.
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