Con Vale la pena essere felici Gian Luca Misturini conferma
una verve poetica anomala quanto efficace. Volutamente autodidatta, infatti, si
apparenta alla schiera dei vari poeti “ignoranti”, picareschi o pittoreschi. Il
suo ‘fare poesia’ si incentra sull’esigenza di uno svelamento ontologico sui
fatti dell’Essere, per il tramite di vie apodittiche, apofaniche e rare. Se ne
ricava una raccolta compatta, nella quale il tema della presenza irragionevole
dell’essere esistito è il soggetto principale, trovando esso amplificazione
nella metrica asciutta e, complessivamente, in una poesia empirica e cosale.
(Alessandro Zizzari) . Prefazione di Stefano Donno
Gian Luca MISTURINI - Nasce a Parma nel 1960 dove segue
studi commerciali e lavora come imprenditore. All'età di 30 anni, dopo aver
incontrato un Maestro della tradizione buddhista Zen, frequenta il suo Tempio
per un decennio durante il quale affiora l'amore per la meditazione nel gesto
quotidiano ed una rinnovata impostazione interiore. Successivamente, si trasferisce
in Puglia seguendo un incomprensibile moto dell'animo che troverà espressione
nella materia poetica, ispirata in un giorno d'estate durante un bagno in mare.
Un vero e proprio battesimo a nuova vita. Prosegue il suo cammino di studio
dell'Essere focalizzandosi sulla liberazione dai condizionamenti e dai
conflitti e cercando una via di contatto col Sé. La poesia è parte integrante
di questa ricerca oltre ad esserne un gradevole frutto. Ha pubblicato con La Vallisa la raccolta di
poesie "Altrove da me" (2011) e con LietoColle "Anche a me
dispiacque di essere io" (2011) e "Ho bevuto la casa di un
pesce" (2012).
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