Dopo La sostanza del
male, un nuovo magnifico thriller, candidato al Premio Giorgio Scerbanenco 2017
per il miglior romanzo noir italiano
Una giovane donna in
fuga e il mistero che porta con sé. Un solitario che vive sulla montagna dei
suoi padri, seguendo leggi inflessibili e antichissime. Un uomo divorato dal
passato e uno tanto spaventoso da non avere né nome né futuro. Poi Lissy.
Un'invenzione gigantesca.
«Simon Keller spense la
lucerna. Lo sfrigolio del lume a olio che si smorzava divenne lo spazio bianco
tra un tic e un tac e l'immaginazione di Marlene trasfigurò la realtà in
qualcosa in qualcosa di diverso. Durò un secondo, forse due. In quell'attimo la
giovane donna scorse qualcosa muoversi. Nell'oscurità. Tic... Una visione
fugace, con la coda dell'occhio e la mente sottosopra per il caldo e per la
puzza, mentre il buio ghigliottinava la porcilaia. Fu come durante l'incidente.
La sua vista si acuì e Marlene vide (immaginò) ogni dettaglio. Lissy.»
Inverno 1974. Marlene
ha sposato Herr Wegener, l'uomo piú temuto del Sud Tirolo, per sottrarsi a una
vita di miseria. Ora, però, qualcosa è cambiato. Sa che il marito non le
perdonerà mai il tradimento, ma decide lo stesso di scappare da lui, dopo
averlo derubato di un tesoro il cui valore va ben oltre quello del denaro.
Uscita di strada con la macchina, la giovane viene salvata e curata da Simon
Keller, un Bau'r, un contadino di montagna che abita in un maso sperduto.
Intanto Herr Wegener ha scatenato la caccia, spinto dalla rabbia e dalla
difficoltà in cui il gesto della moglie lo ha posto nei confronti del
Consorzio, una potente organizzazione criminale. Sulle tracce di Marlene è
stato messo l'Uomo di Fiducia, un personaggio gelido e letale che non si
fermerà finché non avrà portato a termine il proprio compito. Presto la donna
dovrà capire quale sia per lei la minaccia maggiore. Se il marito, il killer,
lo stesso Simon Keller. Oppure Lissy.
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